Lo usiamo ogni giorno, scegliamo attentamente le fragranze per i momenti più importanti, ma poco sappiamo della storia del profumo, che affonda le proprie radici e il proprio immaginario addirittura nell’Antico Egitto. La sua evoluzione ha accompagnato quella dell’uomo nei millenni e in qualche modo lo proietta nel futuro.
Le origini e il significato simbolico del profumo
Si è detto dell’Antico Egitto: sembra infatti che i primi profumi furono utilizzati circa 3mila anni fa, sia nei contesti delle cerimonie religiose sia come ornamento distintivo.
All’epoca, il profumo era conosciuto anche come “sudore divino”, vero e proprio trait d’union tra i mortali e le divinità, tra i protagonisti delle funzioni funebri e usati anche nel processo di imbalsamazione dei corpi. Ma era anche presente nel quotidiano, nei composti di oli e creme di bellezza, strumento di piacere e seduzione delle nobildonne all’ombra delle piramidi.
Attraverso il profumo, Cleopatra ammaliò Marco Antonio, cambiando il corso della storia con petali di rosa, erbe aromatiche e un’atmosfera dalla fragranza sensuale. Insomma, il profumo si associava al divino e al potere, alla ricchezza e all’amore, alla vita terrena e all’aldilà, in un susseguirsi di significati simbolici che ne connotavano la forza attrattiva e il fascino oltre l’umano.
I migliori profumi della storia e… il più antico
Stando a quanto scritto, è plausibile che il profumo più antico sia il Kyphi, usato dai faraoni e dalle regine d’Egitto per rilassare il corpo e cospargere capelli e parti intime, come testimoniato da Plutarco.
Altre fragranze che si sono conquistate un posto nella storia sono senza dubbio gli unguenti ellenici, che contraddistinsero la colta società dell’Antica Grecia, chiamati euodia, ovvero “buoni odori”. Tra questi spiccavano il susinon, con note di giglio, e il kipros, fresco e agrumato.
Tra i romani, i profumi erano ampiamente diffusi e subirono una evoluzione notevole, utilizzati dai patrizi nei momenti di relax, alla terme oppure durante i banchetti, nonché per la cura del corpo.
Un momento cruciale per la storia del profumo fu la scoperta della distillazione dell’alcol, avvenuta nell’attuale Campania durante il Medioevo: questa tecnica sostituì l’olio nella creazione delle fragranze, aprendo a moltissime nuove possibilità compositive. Non molto dopo nacque la celeberrima Acqua d’Ungheria, con note di rosmarino e lavanda.
Altra svolta interessante avvenne nel Rinascimento, quando la giovane Caterina de’ Medici, appassionata di profumi, commissionò una fragranza personalizzata ai monaci domenicani della città di Firenze. Il fatto fece scalpore e le nobildonne europee dell’epoca cominciarono a fare lo stesso, dando vita di fatto al mercato delle profumerie artistiche.
I profumi contemporanei del XXI° secolo
La brama di fragranze uniche e dal carattere distintivo non è scemata nei secoli e anzi prosegue nella contemporaneità come tratto distintivo delle personalità più ricercate.
Oggi è possibile contare sul lavoro di ricerca di brand esclusivi, capaci di ideare mondi nuovi attraverso profumi che, come opere creative, leggono il mondo moderno e lo interpretano tramite le persone che li indossano.
I profumi Creed, Diptyque, Amouage, Orto Parisi, BDK Parfums e Initio, solo per fare qualche esempio, riprendono la più nobile e visionaria tradizione della profumeria d’artista, adeguandola alla vitalità e allo spirito globale di oggi: per sentirsi parte della realtà interconnessa del presente, con un tocco innovativo che guarda già oltre e immagina un mondo altro.
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