Avrai sentito spesso parlare di famiglie olfattive ma forse non sai cosa significa. Nello specifico, questa espressione riguarda la classificazione profumi. Capire la loro vera essenza infatti, permette di distinguere il carattere dominante che li identifica. Vediamo quindi come funzionano per imparare a conoscere meglio il mondo delle fragranze.
Quali sono le famiglie olfattive
Tutto nasce da Eugène Rimmel, un profumiere del XIX secolo che, in accordo con la commissione tecnica della Société Française des Parfumeurs decise di categorizzare i profumi in base al loro contenuti per dare un linguaggio universale al settore.
Le categorie
Questa suddivisione è appunto quella delle famiglie olfattive. Le più importanti sono sette, anche se con il passare degli anni ne sono nate altre non ancora ufficialmente riconosciute. Le divisioni quindi, rimangono per ora le seguenti:
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Agrumata o Esperidata: il nome deriva dalle Esperidi, le custodi del giardino dei Pomi d’oro (arance) nella mitologia greca. È una categoria che rimanda alla leggerezza e alla freschezza. Include fragranze mediterranee (arancia, bergamotto, limone, mandarino, pompelmo) ed esotiche (lime, yuzu);
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Boisè o legnosa: ideale soprattutto per profumi maschili. Contiene note di legni secchi, morbidi o ambrati. Le sue fragranze ricordano spesso l’erba e la foresta e vengono associate a calore e linearità;
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Chypre: prende il nome dal famoso Chypre di François Coty e si riferisce all’isola di Cipro. Ha odori acuti e avvolgenti e le sue fragranze sono unione di muschio, bergamotto, cisto-labdano e patchouli. Spesso ha note fiorite o fruttate, come ad esempio la lavanda;
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Floreale o fiorita: viene ricavata dai fiori e rappresenta la famiglia più grande nell'industria profumiera. Qui le profumazioni sono molto dolci e tipicamente utilizzate nei profumi femminili;
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Fougère: anche se il suo nome significa felce in francese non è legato ai suoi materiali. Il profumo a cui è ispirata la categoria è Fougère Royale di Houbigant, del 1882. Ne fanno parte le fragranze ottenute da elementi come lavanda, legni, muschi di quercia, cumarina, bergamotto e vetiver. In questa famiglia ci sono principalmente profumi maschili, sicuri e raffinati;
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Muschiata o cuoiata: famosa per le note cuoio. Queste nascono per la prima volta dall'infusione dei ritagli di questo materiale recuperato dai guantai profumieri di Grasse. L’odore infatti è quello caratteristico del cuoio (come legno bruciato, affumicato e tabacco), insieme a note agrumate o floreali;
- Orientale o ambrata: raggruppa i profumi con note dolci, fiorite e cipriate molto persistenti. Ne fanno parte il patchouli, la vaniglia, il muschio, l'ambra grigia, i legni e i fiori esotici e le spezie.
La piramide olfattiva
Dopo che hai compreso come funziona la famiglia olfattiva, devi sapere che ciò che definisce completamente un profumo è la Piramide Olfattiva. Questa determina la durata delle note.
La Piramide Olfattiva si divide infatti in:
L’origine di questi nomi è interessante. Il concetto di “note di profumo” è infatti preso in prestito dal mondo musicale. Nel XIX secolo il francese Septimus Piesse si ispirò proprio, per la classificazione degli odori, alle note di una scala.
Come interpretare la piramide olfattiva
È importante leggere la piramide olfattiva dall’alto verso il basso. Il suo scopo è quello di indicare le varie sfumature di una stessa fragranza. Questo perché, più un profumo evapora, più mostra nuove note. Ogni profumazione ha note di testa, posizionate in cima alla piramide, note di cuore nel mezzo, e note di fondo, che sono le più persistenti. Quando vengono mescolate per creare il profumo, proprio come le note, si trasformano in accordi. Vediamole nel dettaglio.
Le note di testa
Le note di testa vengono avvertite subito, precisamente quando le gocce di profumo toccano la pelle. Sono la parte più volatile del profumo e spesso sfumano già dopo pochi minuti. Le più comuni famiglie olfattive in cima alla piramide sono le agrumate.Le note di cuore
Le note di cuore vengono percepite dopo qualche minuto, e quindi arrivano subito dopo quelle di testa. È la parte più calda della composizione e spesso è il tratto distintivo della fragranza che indossiamo.A seconda del profumo, sono percepibili fino a otto ore dopo la prima nebulizzazione. La maggior parte delle volte hanno accordi olfattivi fruttati o fioriti.
Le note di fondo
Alla base dei profumi di nicchia ci sono le note di fondo, che durano e persistono più a lungo. Si possono avvertire sulla pelle per moltissimo. In alcuni casi anche il giorno dopo aver indossato il profumo.
Le note più profonde sono quelle speziate, gourmand, legnose, orientali o cuoiate. I profumi dalla consistenza più leggera hanno tra le note finali accordi vanigliati, cipriati o muschiati.
Le famiglie olfattive e la ruota delle fragranze
Anche la ruota è uno strumento fondamentale per il processo creativo di nuove fragranze nella profumeria artistica. La prima è stata creata intorno al 1949, ma la più famosa è stata ideata dall’esperto di profumi Michael Edwards nel 1992. La sua invenzione ha permesso di presentare con facilità le famiglie e le sottocategorie attraverso un cerchio, mostrando come i profumi opposti (floreali-legnosi e freschi-orientali) possono funzionare bene insieme. Conoscendo le relazioni tra una classe e l’altra è possibile quindi realizzare una composizione di note equilibrate. Ecco di seguito la classificazione:Note floreali (opposte a legnose)
Note legnose (opposte a floreali)
Note fresche (opposte a orientali)
Note orientali (opposte a fresche)